Il Padel è un gioco molto simile al tradizionale tennis e che da diversi anni ormai, cresce sempre di più sia a livello dilettantistico che agonistico. In voga ai giorni d’oggi ma in realtà il Padel nasce negli anni ‘70 in Messico quando Enrique Corcuera voleva creare uno spazio nella sua dimora dove costruire un campo da tennis, ma trattandosi di uno spazio limitato per un tradizionale campo da tennis, decise di sfruttare una piccola area delimitata da alcune murature e con della reti metalliche per impedire alla palla di uscire dal campo. Era nato il padel in modo del tutto casuale!
La grande espansione del Padel avviene dapprima in Spagna, dove un Principe si fece costruire un campo avente le stesse caratteristiche di quello realizzato da Corcuera nel proprio hotel di lusso dando cosi la possibilità ai propri ospiti di conoscere e praticare liberamente questo sport, grazie a questo e al passaparola il gioco in breve divenne famosissimo nella Penisola Iberica. In Italia, invece, è nata la prima Federazione Italiana Gioco Paddle nel febbraio del 1991 voluta da alcuni appassionati con l’intento di promuovere questo sport. L’attività ebbe successo al punto che si unirono alla causa anche altre diverse associazioni sportive che promossero il Padel con i regolamenti del C.O.N.I.
Il Padel ottiene il definitivo riconoscimento dal C.O.N.I. nel 2008 che lo inserisce nell’ambito della Federazione Italiana Tennis. Il Padel appassiona davvero tutti, tanto che anche calciatori ed ex calciatori come Francesco Totti e Candela hanno partecipato alla prima edizione della Gillette Padel Vip Cup a Sabaudia, un torneo che permette di sfidarsi coppie amatoriali con coppie Vip con un tabellone misto.
Ad oggi si contano almeno 12 milioni di giocatori distribuiti in 78 paesi, le Federazioni Nazionali riconosciute dalla International Padel Federation sono solamente 34 e, pertanto, la strada per l’ammissione ai Giochi Olimpici sembra ancora lunga ma tutti i numeri e la storia ripercorsa finora ci forniscono ottime prospettive di crescita per uno sport davvero aperto a tutti senza alcuna distinzione tra professionisti e amatori.